Ecco, tra terra e acqua, si disegnano nuvole
Stupidi presagi sopra la testa
Cassaforte di silenzi la bocca
Ecco, tra incenso e oro, una stella che se ne va
Mormorare di preghiere all’altare
E ridicoli peccati confessare
Vigilia di Epifania, cielo trafitto dal campanile
Ragazzi scendono fino al pontile
Bevono vino e ridono
Ecco, tra fame e pane, luci e voci di un’osteria
Meglio mettere a tacere la pancia
Giusto i soldi per pagare, poi si vedrà
Ecco, tra fumo e occhi, tra l’inganno e la realtà
Dentro al buio c’è una strada per perdersi
C’è una stanza vuota per nascondersi
Note fantasma di un vecchio walzer, mani di ladro le suonano
Adesso nevica sopra la musica
A volte sfugge la logica
Ecco, tra fuoco e festa, tutti cantano e ballano
Tra le guardie il forestiero cammina
Curvo verso l’alba si allontana